Proposta nulla
L’Associazione Aiutogiustizia, con l’associazione Diritti Violati, stava portando avanti una proposta ricevuta, telefonicamente, da una collaboratrice del Ministero della Sanità Anna P.
Questa persona ci ha detto di spedire i casi di malasanità in modo da poter essere visionati e verificare se, come sosteniamo, sono stati commessi abusi d’ufficio e tante altre vicende che non consentono di dare dignità ai nostri cari.
Se fossero state accertate tali eventualità, si sarebbe costituita una commissione per tutti i casi di malasanità che l’Associazione Aiutogiustizia sta portando avanti in tutti questi anni, dove è presente anche un protocollo al Ministero.
Alla fine per essere più veloci sono stati mandati cinque casi, tra questi l’episodio del piccolo Vincenzo Pandolfi, ma i collaboratori, sia di Assessorati sia di Ministeri, non sono lì per svolgere il lavoro ma diventano parte del corporativismo e fanno in modo di confondere qualsiasi discorso che s’intraprende con loro fino ad arrivare all’insabbiatura dei casi.
La stessa cosa stava succedendo in questa esile proposta fattaci a voce dalla sig. Anna P. , quando le abbiamo chiesto di sottoscrivere tutto e fare in modo di avere con urgenza un incontro con il ministro, lei diventa evasiva e non è in grado di risolvere la cosa assumendo lo stesso comportamento delle altre persone con cui abbiamo avuto a che fare in questi ultimi anni.
Queste sono le istituzioni.