MICHELA CORBELLI
24/07/1999
MICHELA CORBELLI
Il 24 luglio Michela Corbelli di anni 15 compiuti a luglio del 2002 si sottopone a visita generica dal suo medico di famiglia (ASL) perché soffre da qualche giorno di dolori al torace ed accusa difficoltà respiratorie.
Il medico le prescrive una radiografia al torace, a seguito della stessa Michela viene ricoverata d'urgenza all'ospedale civile di Caserta presso il reparto di Pneumologia diretto dai medici CIOFFI e MASTROIANNI.
Nell'ospedale di Caserta la patologia viene trattata con un drenaggio e vengono eliminate le bolle d'aria, Michela viene quindi dimessa ed invitata a sottoporsi ad un controllo radiografico e sanitario dopo circa dieci giorni.
Ma al controllo medico viene constatato che esistono ancora due bolle d'aria all'apice del polmone destro per cui i sanitari decidono il trasferimento della fanciulla all'ospedale MONALDI di NAPOLI in modo che Michela possa essere sottoposta ad un intervento al pneumotorace destro in videotoracescopia, un'operazione giudicata dai medici di routine
Il 3 settembre alle ore 11 Michela è entrata in sala operatoria per un ' intervento di circa mezz'ora passano però tre ore senza che i familiari siano messi al corrente della tragedia che si è verificata in sala operatoria, infatti la piccola è deceduta a seguito della recisione di un' arteria.
Il Prof. VALENTE e la sua equipe parlano di un'emorragia imprevista nella zona diaframmatica, un vaso non visibile nemmeno alla telecamera (forse in posizione anomala).
Va però aggiunto che Michela è stata sottoposta a molteplici accertamenti diagnostici.
Mi domando:
1. E' plausibile che una persona venga sottoposta ad un intervento anche se banale senza evidentemente essere stato sottoposto a tutte le indagini propedeutiche?
2. Come realmente sia potuto accadere un così grave incidente? Visto che la struttura ospedaliera "MONALDI" è tra le più attrezzate e moderne del SUD, si è trattato di errore umano dovuto a: superficialità, incompetenza, disorganizzazione?.
Io mi chiedo per potere conoscere cosa realmente è accaduto, non che questo possa lenire il dolore dei familiari, ma almeno potrà ridurre gli incidenti che accadono ai pazienti che con fiducia si sottopongono alle cure ospedaliere.
Per questo motivo mi sono reso disponibile e sto accogliendo tutte le telefonate e le informazioni relative ad altri incidenti accaduti in Ospedali allo scopo di costituire un comitato che abbia il fine di sensibilizzare l'opinione pubblica e proporre alcune modifiche per migliorare il servizio sanitario. Ad esempio:
1. Introdurre una telecamera nella sala operatoria che possa registrare l' intervento, così che l'angoscioso iter legato all'autopsia con i vari CTP assuma una diversa importanza.
2. Ritengo sia opportuno che il magistrato che nomina il CTU debba reperirlo in ambito dell'albo del Tribunale di città diverse da quella dove si è verificato il decesso, vista la solidarietà che lega questa categoria professionale.
3. Sospendere i medici responsabili di errori così gravi dalla loro attività lavorativa (anche durante la fase degli accertamenti giudiziari, in modo che non possano né fare ulteriori danni, né occultare qualche prova ).
Spero di trovare accoglienza nella sua trasmissione per dare forza a questo proposito per migliorare il servizio sanitario ed evitare che accadano fatti così gravi.
Lo zio di Michela Beniamino Buonanno